Edmondo De Amicis, che conosciamo soprattutto per aver scritto il libro Cuore, dedicò a Siviglia una poesia. Ho scelto di citarla all'inizio del romanzo perchè in pochi tratti l'autore rende l'idea dei colori che avvolgono il viaggiatore e dell'atmosfera che si respira tra le vie della città andalusa.
Belle casette bianche e cesellate
Che sembran chiuse dentro a un vel di trine
E mostrano i cortili a colonnine
Dietro ai cancelli de le porte arcate;
E per le vie ridenti e profumate,
Tra gli alti aranci, dietro alle tendine,
Un bisbiglio d’uccelli e di donnine
Che hanno bocche di bimbe e piè di fate;
E per tutto zampilli e palme e fiori,
E un’auretta di pace e d’allegria,
Ed un immenso ciel terso e tranquillo,
Ecco Siviglia, antico amor dei Mori,
Regina de la bella Andalusia
E madre di Traiano e di Murillo.
E. De Amicis, Siviglia, 1882